Marek Sheran

le piramidi di Marek Sheran
Piramide di Cheope orgonite naturale cera d’api con struttura piramidale esterna di amplificazione – Marek Sheran – Fotografia di Pasquale Covucci

Chi è Marek Sheran

Difficile in poche righe riassumere una vita di esperienze acquisite nei più svariati campi, ma farò un tentativo. Intanto cominciamo con il mio nome “al secolo” Marco Matteucci. Francamente non pensavo fosse importante, ma per il nuovo algoritmo di ricerca di google, pare di si, con questo nuovo espediente hanno portato il mio sito a ranking 0 nella classifica page ranking, provvederemo presto.

Comunque questo articolo, su chi è Marek Sheran, mi pare necessario, visto come sono proliferate su internet paginette efferate piene di ogni sorta di nefandezze, d’altronde chi non ha altro usa ciò che ha, ed esterna ciò che è. Suppongo che questo valga in molte differenti situazioni.

Sin da bambino, all’età  di sei anni, i giochi del piccolo Marek Sheran diventarono il laboratorio di chimica, in cui aveva trasformato la cantina dei suoi genitori, utilizzando più scatole del piccolo chimico di diversi produttori, e facendosi portare ciò che gli occorreva da suo padre che lavorava all’ospedale dove c’erano i laboratori di chimica. E poi, bambino, girava per negozi di chimica nella zona universitaria a comprare vetrini, provette, composti chimici per fare i suoi esperimenti. Presto diventò anche laboratorio di microscopia e mineralogia, naturalmente considerando sempre, che era comunque un bambino di 7 e ormai 8 anni. E così il piccolo Marek Sheran, forte di non avere dormito al pomeriggio alla scuola materna, utilizzando il tempo per imparare la geografia giocando con carte puzzle del mondo, si divertiva a guardare al microscopio l’occhio di una mosca, o a capire perchè certe sostanze non si scioglievano nell’acqua e perchè.

marek sheran
Il piccolo marek Sheran, all’età  di 5 anni, invece di dormire nel pomeriggio impara la geometria..

Purtroppo le condizioni operaie della sua famiglia non gli permisero di continuare, i suoi giochi diventavano sempre più costosi, da mantenere, ma avendo scambiato i fumetti con libri di merceologia e chimica, era riuscito a completare gli esperimenti che gli interessava portare a termine, cosa era un precipitato, come si ottenevano le cose insomma, come si faceva l’elettrolisi con una batteria da 9 volt e due elettrodi ricavati da altre batterie scariche, come era l’ala di una mosca vista migliaia di volte ingrandita sul muro e opportunamente trattata con coloranti.

All’età  di 11 anni iniziò la “fase elettronica”, e naturalmente doveva fare tutto da solo, con l’unica guida di riviste specializzate. Intendo dire che doveva prepararsi il circuito stampato da solo, altrimenti che gusto c’era a comprare kit già  pronti ? E quindi basette, acidi, pennarelli speciali e poi trapani con punte da un millimetro, e finalmente, era pronto per montare i componenti, resistenze, condensatori, diodi e transistor. Naturalmente lui pensava fosse solo gioco o curiosità , perಠintanto costruì un generatore a microonde che disintegrava le zanzare, amplificatori per chitarra elettrica, piccole trasmittenti in modulazione di frequenza e tante altre cose, non sempre terminate per mancanza di fondi. Anche questo diventava costoso, ed avvicinandosi all’adolescenza, anche gli interessi tendevano a cambiare.

marek sheran
marek Sheran il giorno del suo compleanno a 12 anni, tra l’elettronica, e l’informatica…

All’età  di 13 anni fu uno dei primi che comprò l’home computer SINCLAIR ZX SPECTRUM. Ricordo ancora che arrivò al futurshow di Bologna che avevano aperto da 10 minuti, aveva biglietto di invito, andò dritto allo stand Sinclair, che ancora stava finendo di sistemare delle cose, perciò credo fù veramente il primo. E così si cominciò ad interessare di informatica, piccoli programmi in basic, per lo più giochi, ma anche grafica, e come sempre tutto ciò su cui riuscivo a mettere le mani. Fece anche un corso di programmazione cobol e basic, sui primi personal computer dell’IBM, e sui vecchi sistemi s24. E poi si comprò le riviste settimanalmente, che piano piano gli spiegavano a programmare in basic e farsi i suoi giochi o le sue immagini.

Il percorso scolastico superiore fù piuttosto travagliato, iniziato all’istituto tecnico industriale, interrotto poi per molti anni, e terminato in modo privato come geometra.

Per molti anni ha lasciato da parte la ricerca, non trovando ciò che lo interessava. C’era qualcosa di sbagliato. L’energia. Qualsiasi cosa facessimo, utilizzavamo sempre una forma di energia, che aveva bisogno di essere schermata, da cui dovevamo essere protetti, perchè mortale.

Dopo avere frequentato corsi di specializzazione di disegno e progettazione edile autocad, e sopratutto il corso di tecnico di valutazione impatto ambientale, buttando così le basi per ciò di cui si sarebbe occupato dopo, esperto in geoingegneria e modificazioni ambientali, e purtroppo devo dire, che recentemente sempre più spesso si deve confrontare con la bioingegneria.

Tuttavia allora il percorso proseguì lavorando come geometra, dapprima in studi di progettazione, e poi in aziende.

Posso aggiungere che ha decine di interessi, tanto da non poterli mai seguire tutti, ma su tutti si è sempre documentato bene, quando adorava la fotografia, voleva sapere tutto, come si sviluppava, che reagenti si usavano, che carta, perchè, e poi obiettivi, lenti particolari, etc etc etc ( ha ancora una Olympus OM1n da qualche parte ). Lo stesso vale per i viaggi, per le lingue e per quant’altro. Un amore particolare per la musica e il canto ha accompagnato la sua vita fin dalla più tenera età .

Dopo una fase legata allo studio di testi che vengono definiti esoterici o gnostici, ma che in realtà  sono spesso molto più scientifici di quanto non ci si voglia far credere, cercando di capire il significato celato da parole divenute senza significato, il suo interesse è tornato verso l’energia.

L’energia che Nikola Tesla definiva eterica, e che poi Wilhelm Reich, allievo e collaboratore di Sigmund Freud definì orgonica.

Da lì la riscoperta di uno dei segreti meglio celati della storia dell’umanità , la volontà  di condividere informazioni che credo importanti per tutti, la voglia di fare di ciò anche arte.

Ciao a tutti da Marek Sheran, in questo sito trovate le mie orgoniti naturali in cera d’api,  qualche dettaglio del mio lavoro artistico e scientifico,  e per chi sa cercare quà  e là … dandomi il tempo di inserire l’infinito materiale che per ora sta su facebook e su youtube,  informazioni interessanti circa l’energia…

Marco Matteucci (Aka Marek Sheran)

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marek sheran
Marek Sheran in Hummit identikit

6 commenti su “Marek Sheran”

  1. ciao ,io ho piu di un orgonite in casa e uno fisso in giardino uno sotto il letto e da quando dormo con l orgonite sotto il letto la mia qualità di sonno è migliorata, fisicamente sto molto meglio e la notte certi esseri nn mi vengono piu a far visita grazie marek di vero cuore un bacione ciao ciao

  2. mi fa piacere leggerlo Arianna, pensa che c’è un mentecatto che va in giro a dire che “ti portano il male in casa”… il mondo è bello perchè vario, grazie tesoro della tua testimonianza personale 🙂

  3. Grazie Marek per le tue meravigliose Orgoniti piene d’Amore.
    Da quando ho sparso le tue orgoniti in casa, il mio mal di schiena cronico è quasi completamente svanito.
    Ringrazio il cielo di averti incontrato
    OM NAMAHA SHIVAY Ψ

  4. Cio mi fa molto contento, hai provato a metterle direttamente a contatto, o sotto al letto in corrispondenza della zona di dolore ? 🙂 un abbraccione

  5. Lavorando al pc da casa mi capita spesso di stare steso sul letto e con il computer sulla pancia. Le onde elettromagnetiche della wi-fi mi provocavano disturbi allo stomaco, ma ho risolto posizionando una tua orgonite tra la pancia e il portatile. Ora le onde vanno da tutt’altra parte senza interferire con la mia salute. Grazie Marek.

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